The Death of Randy Fitzsimmons The Hives
7.0

L’attesa è finita: gli Hives sono finalmente tornati con il nuovo album The Death of Randy Fitzsimmons. Erano passati ben undici anni dall’uscita del precedente Lex Hives. Un lunghissimo lasso di tempo che tuttavia non ha fatto disperare i fan della band svedese. In questi anni, infatti, il quintetto ha mostrato di essere più che vivo, facendo uscire singoli ed esibendosi in tutto il mondo (anche nei luoghi più improbabili), spesso in festival o come gruppo spalla.

The Hives live @ I-Days Milano, 2023 Ph. Maria Laura Arturi

Il titolo del nuovo album, uscito lo scorso 11 agosto, è la vera essenza del gruppo. C’è tutto lo spirito grottesco e semiserio dei cinque: The Death of Randy Fitzsimmons. Gli Hives sono tornati tra noi per annunciare la morte di Randy Fitzsimmons, il fantomatico produttore e autore dei testi della band. Con immenso dolore, forse. O forse no, perché era ormai una presenza scomoda per il quintetto? E come ultimo testamento, Randy ci ha lasciato questo album? O forse è lo spettro di Randy continua a tormentare i nostri cinque, al tal punto da scrivere un altro album insieme? Tante le domande assurde che possiamo porci ascoltando questo disco, ridacchiando tra una canzone e un’altra.

Perdersi, seppur per poco più di mezz’ora, tra le tracce di The Death of Randy Fitzsimmons è come fare un viaggio alla scoperta dei migliori Hives. Come una rock band che si rispetti, i cinque propongono 12 canzoni cariche di riff svelti e dirompenti, presenze costanti già dalla prima traccia, Bogus Operandi. Non mancano i ritornelli o i versi che difficilmente si riescono a levare dalla testa e i coretti dispettosi del chitarrista Nicholaus Arson (Rigor Mortis Radio), quasi volesse prendere in giro il frontman e suo fratello Pelle Almqvist. Coretti che in apertura di The Way the Story Goes danno un tocco di britpop al brano. Visto il risultato, non è azzardato ammettere che dentro The Death of Randy Fitzsimmons c’è un po’ di tutto.

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È un album esplosivo, che presenta il punk in tutte le sue sfumature. C’è il classico punk nato dal rock ‘n’ roll, quello che nonostante i soliti pochi accordi non stanca mai (Trapdoor Solution) e fa sicuramente piacere ascoltare l’omaggio agli Stooges di Crash Into the Weekend. C’è anche il punk più urlato e più giocoso, quello californiano di fine anni Ottanta (Smoke & Mirrors). Poi il garage, il genere che li ha resi noti in tutto il mondo con la hit Hate to Say I Told You So. E come se non bastasse, c'è anche un pezzo con un sintetizzatore (What Did I Ever Do to You?). Mancavano solo loro alla lunga lista delle band che hanno tirato fuori questo strumento dallo scatolone degli oggetti dimenticati. Un trend che tristemente rimane costante, ma quando il sintetizzatore è un omaggio a quelle serie tv poliziesche che si vedevano da piccoli con la febbre (o la classica allergia alla scuola), tutto è perdonato.

E ancora, ci sono i vecchi Hives, vivaci e sbarazzini (Countdown to Shutdown; The Bomb) e i nuovi Hives, eterni Peter Pan che ancora mostrano i muscoli agli ascoltatori (Stick Up). Una prova di coraggio fatta senza mai prendersi e prendere in giro. A fine ascolto, resta un divertente verdetto. The Death of Randy Fitzsimmons è la colonna sonora degna delle più sconsolate festicciole di Halloween, perché si può togliere tutto agli Hives ma non il poter di saper essere spettrali e comici nello stesso momento.

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Dopo aver aperto gli Arctic Monkeys agli I-Days di Milano e al Rock in Roma gli scorsi 15 e 16 luglio, la band svedese tornerà in Italia lunedì 2 ottobre ai Magazzini Generali di Milano. Come molte delle date europee degli Hives, la tappa di Milano è sold out, probabilmente per il forte successo ottenuto proprio grazie al recente supporto degli Arctic Monkeys nel Regno Unito, in Italia e in Grecia.

The Hives with crowd live at I-Days 2023
The Hives live @ I-Days Milano, 2023 Ph. Maria Laura Arturi