Essential Soulwax
7.2

Essenziale: [es-sen-zià-le] agg., s.

Che contraddistingue una cosa, fondamentale, sostanziale; indispensabile, necessario; ridotto alla sua essenza.
sin.: basico, basilare, capitale, fondamentale, imprescindibile, indispensabile, necessario, nodale, primario, principale, sostanziale.

Essential” è tutto questo, un album sostanziale (in filosofia, specificatamente, detto di ciò che dà sostanza a una cosa, a un ente, a un individuo, ndr) ma anche basilare. Il nuovo lavoro dei Soulwax rappresenta a pieno ciò che la Treccani si è sbattuta tanto per scrivere: un disco dedito alla musica elettronica ridotta alla sua essenza, seppur sempre così d'impatto, senza troppi baroccamenti, ecc...

Se ci aspettavamo altro? Io penso proprio di sì. Ci aspettavamo qualcosa di ancora più innovativo? Sì, ne sono sicura. Dopo “From Deewee” ci eravamo preparati per un album pieno di singoli da cacciare in cuffia o nelle casse durante le nostre feste di quest'estate o che accompagnassero i nostri viaggi interminabili verso le mete balneari per quelle due settimane striminzite di ferie. Però questo nuovo lavoro dei fratelli belgi forse non renderebbe il viaggio o la giornata estiva spettacolare e forse dopo la quarta traccia cambiereste, a meno che non vi faccia da sottofondo mentre cercate di rimorchiare l'ennesima tipa super abbronzata con un crop-top e un long-island in mano.

Ma tutto questo per dire che i Soulwax non hanno fatto un brutto lavoro, anzi: non tradiscono l'idea di ciò che hanno voluto rappresentare e creare con questo album e rimangono coerenti con ciò che il loro lavoro dice attraverso il titolo, i nomi dei singoli, i testi e la copertina. Un lavoro minimal, ma studiato. Un approccio differente dalle scorse 3 batterie sul palco nel tour del 2017. Mi spiego meglio.

La parola “essential” è l'unica parola protagonista delle lyrics di quest'album e, se non è proprio lei, sono delle parole affini a farla da padrone e che spiegano cosa voglia effettivamente trasmettere il nuovo lavoro dei Soulwax. Tutti i brani sono stati chiamati “Essential...” con i numeri in ordine crescente dall'1 al 12. Poca inventiva? No, l'essenziale. Poi, per l'appunto, in “Essential Eleven” i due fratelli fanno elencare a delle splendide voci femminili americane, francesi, spagnole il meglio dell'Accademia della Crusca racchiuso nei sinonimi del concetto fulcro di questi 60 minuti di nuova musica: importante, cruciale, vitale, obbligatorio, fondamentale, necessario, elementare, ecc... = ESSENZIALE. Loro non avevano bisogno di Petaloso per spiegare al meglio ciò che volevano dire.

L'album segue l'andazzo del predecessore sia per il poco tempo di creazione richiesto ai due dj, sia per alcuni suoni che li contraddistinguono nel panorama dell'elettronica internazionale e che rimangono tali anche in questo nuovo disco. Infatti, se per “From Deewee” (nome del loro studio e della loro etichetta discografica, ndr) ci avevano impiegato una sessione di una settimana, per questo nuovo lavoro hanno lavorato una quindicina di giorni.

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Il tutto è partito con la richiesta di BBC Radio di una playlist di brani per loro essenziali, una raccolta delle loro canzoni preferite. Da questa proposta alla creazione dell'album sono passate, appunto, due settimane: “Quando ci chiesero di creare un Essential Mix per la BBC nel maggio 2017, decidemmo di fare ciò che qualsiasi essere umano sano di mente avrebbe fatto: ci chiudemmo in studio per due settimane scrivendo musica basata sulla parola ‘Essential’, al posto di preparare un mix di musica non originale. Il prodotto di questa decisione sventata è qualcosa di cui siamo molto fieri e ora verrà pubblicato”. Così dichiara la band che, grazie proprio alla trasmissione radiofonica che gli aveva richiesto il lavoro, ha fatto ascoltare in anteprima il nuovo album fatto e finito ai fortunati fan ignari.

I 2manydjs, altro nome con cui sono conosciuti i due fratelli Dewaele, non solo hanno costruito un album intorno all'essenzialità, ma sembra anche che tutto il lavoro sia stato pensato su un unico tema, che attraverso 12 passaggi si trasforma e ci porta su e giù tra arpeggiatori anni '80 (Essential Twelve), voci elettroniche ma soul, ritmi tribali accompagnati da campanacci (Essential EightSix – e – Five) e compressori e chitarrine funk (Essential Four). E' come se fosse un unico brano che dura quell'ora o poco più e che ci rimanda alla scena dark house, techno un po' fighetta e ricercata dei nuovi club esclusivi del Nord Europa e nei quali, la maggior parte dei fan della band, non ci metterebbe mai piede. Per questo il nuovo album dei Soulwax potrebbe risultare noioso con i ritmi ripetitivi non scanditi da quelle famose tre batterie del tour precedente. Ma c'è il soul, il funk e il groove che trainano l'ascoltatore. Quasi sempre ci sono armonie che si basano su una nota perno, che tra lenti loop modulati, arrivano a drop semplici ma allo stesso tempo intricati, per creare un sound design unico ma minimale.

Il singolo uscito il 19 aprile Essential Four fa il paio come brano coinvolgente e da 'scuoti la testa tutta la notte' con Essential Twelve la traccia, a mio parere, più bella del disco. Insieme all'ultimo brano si unisce per la bellezza Essential Five che potrebbe essere il nuovo inno psichedelico degli africans. Il secondo singolo uscito pochi giorni dopo è Essential Three, tribale ma allo stesso tempo cupo, con una languida ragazza francese che spiega il significato della parola tanto preferita dal Piccolo Principe come se ti stesse spiegando il significato della vita. Arpeggiatori a gogò e, secondo me, sarebbe piaciuta tanto anche a Micheal Jackson.

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Però il clima dell'album è più cupo rispetto alle sonorità del precedente e lo si nota in tracce come Essential SixNine – e – Ten, che rimandano a locali a luci rosse come quello del film “Closer” con Natalie Portman in Nine, che invece aveva come sottofondo i Prodigy. Oppure si pensa ad un qualsiasi film horror in Ten dove una voce sospirata, sottovoce, profonda ma tetra continua a ripetere il fulcro di tutto quest'album mentre i sintetizzatori si fanno più battenti per poi rilassarsi non appena raggiungono il drop accompagnato da suoni che imitano gli aerei militari. Inquietante...

Tutti questi nuovi suoni minimali sono stati creati e assemblati fra loro con strumenti che i due fratelli non usavano dal penultimo album prodotto che dista 10 anni da “From Deewee”. “È stata una sfida,” ha spiegato la band “è qualcosa che nessuno aveva mai fatto. Ci è piaciuto pubblicare un intero album live in un programma radio senza che le persone ne fossero a conoscenza e abbiamo sempre voluto pubblicarlo su DEEWEE dopo la messa in onda”.

I due ragazzi quest'estate gireranno tra il Pacha e Tomorrowland lasciando poca speranza ad un pubblico come quello dell'anno scorso che li ha accettati all'interno del tendone da circo dell'Home Festival. Tra locali e festival fighetti i Soulwax saranno impegnati quest'estate a portare in giro il loro nuovo lavoro e a divertirsi come 2manydjs remixando a destra e a manca.

L'asticella è stata alzata e i belgi non si fermeranno di sicuro ora, ma voi, dopo questo album, siete pronti ad inseguirli?