06 novembre 2023

L'eterno sogno in bianco e nero dei Cigarettes After Sex al Fabrique di Milano

Novembre. Il freddo, la pioggia, le giornate corte. Tutto è pronto per l'unica data, sold-out, di una delle band dream-pop rivelazione del panorama americano. In un Fabrique gremito di persone, sul palco viene allestito l'eterno sogno in bianco e nero dei Cigarettes After Sex.

Era il 2011 quando la band di El Paso si presentava al grande pubblico con il loro primo album omonimo. Un successo veloce e totalmente giustificato che li ha portati in poco tempo ad essere una delle band di punta del panorama musicale. Con all'attivo solo due album, e due nuovi singoli dal titolo Bubblegum e Stop Waiting, era scontato ritrovarsi tra così tante persone tutte unite da un unico grande sogno.

Non ci si poteva aspettare nulla di più, e nulla di meno. Un'allestimento palco minimal, come anche la performance del gruppo. Loro tre, distanziati ed immobili, a suonare tre semplici strumenti come chitarra, basso e batteria. Del fumo attorno a loro, una voce delicata e sognante al microfono e, qua e là, dei visual sul grande schermo dietro. Nessuna estrosità, nessuna ricercatezza di quell'effetto wow che generalmente si ritrova ad ogni concerto in questo periodo. A loro non serve.

Perché sono loro stessi ad essere wow. Con una setlist ben equilibrata tra i due album, siamo riusciti ad ascoltare di nuovo quei pezzi che letteralmente ci hanno fatto sognare in camera nostra. Mentre fuori pioveva. Dai brani più storici come Nothing's Gonna Hurt You Baby e K. fino a quelli più recenti, come la sopracitata Bubblegum. Nessun cambiamento storico in scaletta, i brani proposti sono sempre gli stessi con ordine, magari, diverso. Ma questo non importa.

Le persone hanno fatto di questo concerto il tutto esaurito proprio per quei pezzi che sanno benissimo che ascolteranno. La qualità vocale e strumentale, identica alla versione studio, non smentisce la loro bravura d'operazione. Il sound, così pulito ed impeccabile, è ben riprodotto da un'ottima acustica. Gli accordi strumentali sono essenziali, nulla viene distorto o cambiato. La religiosa postura è volta a dare al pubblico il meglio del meglio che si possa dare. E il pubblico lo sa.

Lo sa perché non esita un secondo istante a tirare fuori i cellulari per registrare canzoni come Apocalypse, John Wayne o Dreaming of You. Lo sa perché quella luce soffusa, quel fumo che li circonda, quel basso perfetto che sorregge ogni composizione è lì per tutti noi. Lo sa perché tutti sono presenti per ogni centimetro quadrato de Fabrique di Milano solo per assistere ad un altro grande ed eterno sogno targato Cigarettes After Sex.

Qui sotto trovate gli scatti della nostra Maria Laura Arturi.