05 aprile 2025

Il concerto finale di Bugo all’Alcatraz è stata una festa bellissima

Nel concerto finale di Bugo all’Alcatraz di Milano, quello che di fatto ha sancito il suo addio alle scene, ci sono stati quasi 30 anni di carriera condensati in 2 ore e mezza di live. Una grande festa, dove il grande protagonista, oltre a Cristian Bugatti, le sue band (sì, al plurale) e i vari ospiti è stato sicuramente il pubblico. “Non ritirarti Bugo!” è fra le frasi più urlate fra una canzone e l’altra, con lui che sente e risponde ironico “Se mi dai tanti soldi non mi ritiro eh!”. E giù risate.

Il concerto finale di Bugo all'Alcatraz di Milano
Il concerto finale di Bugo all'Alcatraz, Milano | Credits: Maria Laura Arturi

Il set è diviso in tre parti: una in trio, la seconda in solo acustico, e la terza con la sua band classica. La prima parte con Cristian Dondi alla batteria (se guardavate Pechino Express era il suo compagno di squadra, nonché batterista nei Quaxo, la prima band di Bugo), e Bruno Dorella al basso. Partono i poghi, volano bicchieri di birra, mentre sul palco arrivano prima Aimone Romizi dei FASK per suonare Rock and Roll alla batteria e subito dopo Fernando Nuti dei New Candys alla chitarra per GGeell.

“Bugo for president!” urla più di uno tra la folla. Ad una certa c’è pure un problema alla chitarra, con il tecnico che arriva sul palco a sistemare, mentre basso e batteria non si fermano, con Bugo che salta da una parte all’altra del palco a incitare la folla. L’incidente non sembra averlo innervosito, anzi: d’altronde l’aveva detto durante la nostra ultima intervista che gli imprevisti e le imperfezioni sono parte della bellezza della musica e dei concerti (una cosa che ci aveva confermato anche durante il live all'Arci Bellezza nel 2023).

Bugo con J-Ax al concerto finale all'Alcatraz di Milano
Bugo con J-Ax al concerto finale all'Alcatraz di Milano | Credits: Maria Laura Arturi

Arriva il momento della parte in acustico, con Bugo che si siede a centro palco con la chitarra e l’armonica al collo. Poco prima del ritornello di Comunque io voglio te si ferma e sbotta “io questa posso farla mille volte meglio!” e manda via momentaneamente i fotografi che evidentemente lo stavano distraendo. “Questo è un bel 9 sulla scala Mazzarri!” dice un tizio di fianco a me, fra la risate di chi gli sta di fianco. Raramente si vede un tale senso di comunione fra artista e relativa fanbase: i fan di Bugo sono come lui, ironici, strafottenti, ma non arroganti.  

Intanto si passa a Che diritti ho su di te e Spermatozoi cantata in coro da tutto l’Alcatraz. Dalla prima fila gli viene passato un cellulare per fargli salutare un suo fan in videochiamata. “Oh, ma perchè non sei venuto qua?!” gli dice fra le risate generali, facendo poi partire il classico coro “scemo, scemo!”.

La parte finale del set, con la band al completo, vede fra gli altri pezzi come Per fortuna che ci sono io, Carciofi, Nel giro giusto e Pasta al burro sulle note di Sabotage dei Bestie Boys, con J-Ax che irrompe sul palco per rappare sul pezzo, con un'immancabile frecciatina: “In questo mondo di Morgan il mio consiglio è quello di essere Bugo”.

Sono passate le due ore di live e Bugo non si è risparmiato, tra lanci di chitarre, salti e buttandosi a terra. C’è stato spazio anche per una fan action, con il pubblico che indossa delle maschere su cui è disegnata la sua faccia. Cristian ringrazia tutti, senza dilungarsi troppo: dice di non sopportare gli artisti che parlano troppo fra una canzone e l'altra. 

Il concerto finale di Bugo all'Alcatraz di Milano
Bugo in concerto all'Alcatraz, Milano | Credits: Maria Laura Arturi

Il gran finale non poteva che essere Io mi rompo i coglioni, con tutti gli ospiti della serata tornati insieme sul palco per i saluti finali. Oltre a loro, Bugo fa salire anche una decina di fan dal parterre, e parte il delirio. Dalla chitarra passa alla batteria e sparisce momentaneamente dalla vista delle prime file, mentre i fan saltano e cantano e J-Ax duetta con un fan che era riuscito ad afferrare un microfono. È un'ultima volta che sa di catarsi più che di funerale: dare e lasciare tutto sul palco. L'Alcatraz è una bolgia, non ci sono discorsi, niente retorica: fino alla fine Bugo è rimasto fedele a se stesso.

A Bugo forse non mancherà la musica italiana, ma di sicuro Bugo mancherà a tutti quelli che amano la purezza e la bellezza di un concerto suonato su un palco senza mai risparmiarsi.