2016. Un (terribile) anno che verrà ricordato per tanti motivi, di certo non per gli album indie/alternative: tra chi ha cambiato genere, chi ha deluso e chi ha rimandato al 2017, non sono in molte le band che ci hanno entusiasmato in questi ultimi dodici mesi.
Ad ogni modo, lo staff di NoisyRoad si è riunito per mettere nero su bianco la lista degli album che ci sono piaciuti di più quest'anno, semplicemente in base alle nostre preferenze personali, senza limiti di genere.
Ognuno di noi ha fatto una propria classifica, abbiamo assegnato un punteggio ad ogni album, preso i 50 più gettonati, e li abbiamo poi riordinati per fare in modo che rispecchino il più possibile i nostri gusti in qualità di redazione.
Disclaimer: nonostante molti siti/giornali pubblichino le classifiche di fine anno spacciandole per vangelo, noi siamo chiari e onesti: questi 50 album rappresentano i nostri gusti personali, e sono un buon modo per voi per conoscerci meglio, e capire cosa ascoltiamo.
Non è una classifica oggettiva, e diciamocelo, per quanti siti possano esistere di esperti o pseudo-esperti con votazioni in numeri, stelle o lettere, non prendiamoci in giro: nessuna classifica è veramente oggettiva, semplicemente perché la musica è soggettiva, è sensazioni, emozioni, momenti. Quindi gli album al numero 1, 2, 3 non sono necessariamente più validi musicalmente dei numero 13, 19 o 50; semplicemente, ci sono piaciuti e li abbiamo ascoltati di più.
Detto questo, ecco la nostra classifica!
50 - 31
50. Justice - Woman (recensione)
49. Thegiornalisti - Completamente Sold Out
48. Nick Cave and the Bad Seeds - Skeleton Tree
47. James Blake - The Colour in Anything
46. The Kills - Ash & Ice
45. Regina Spektor - Remember Us to Life (recensione)
44. White Lies - Friends
43. Childish Gambino - "Awaken, My Love!"
42. Frank Ocean - Blond(e) (recensione)
41. Glass Animals - How to Be a Human Being
40. Car Seat Headrest - Teens of Denial
39. Biffy Clyro - Ellipsis
38. Spring King - Tell Me If You Like To
37. Drowners - On Desire
36. Anhoni - Hopelessness
35. Jake Bugg - On My One (recensione)
34. Dälek - Asphalt for Eden
33. Placebo - A Place for Us to Dream
32. Tom Odell - Wrong Crowd (recensione)
31. The Naked and Famous - Simple Forms
30 - 11
30. Zen Circus - La terza guerra mondiale
29. Kamaiyah - A Good Night in the Ghetto
28. The Avalanches - Wildflower (recensione)
27. Hinds - Leave Me Alone (recensione)
26. DIIV - Is The Is Are (recensione)
25. The Courteeners - Mapping the Rendezvous
24. Parquet Courts - Human Performance (recensione)
23. Honne - Warm on a Cold Night (recensione)
22. Motta - La Fine dei Vent'Anni
21. Michael Kiwanuka - Love & Hate
20. Death Grips - Bottomless Pit
19. SIA - This Is Acting
18. Slaves - Take Control (recensione)
17. Nicolas Jaar - Sirens
16. Kings of Leon - WALLS (recensione)
15. The 1975 - I Like It When You Sleep, for You Are So Beautiful yet So Unaware of It
14. Two Door Cinema Club - Gameshow
13. I Cani - Aurora (recensione)
12. Lady Gaga - Joanne (recensione)
11. Passenger - Young as the Morning, Old as the Sea (recensione)
10 - 1
10. Kanye West - The Life of Pablo
The Life of Pablo è l'esempio massimo di campionamento vocale, tratto distintivo dei lavori di West. I cori di Ultralight Beam bastano a far capire di cosa si tratta. Ma Kanye si è inventato anche l'album in aggiornamento, perché il The Life Of Pablo di oggi è il risultato di diverse piccole modifiche apportate nel corso dei mesi: un sample aggiunto, uno rimosso, un mastering diverso. Non è l'album dell'anno, è GLI album dell'anno.
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9. David Bowie - ★
Un addio da pelle d'oca, quello che ci ha regalato Bowie prima di lasciarci: mentre ci riesce ancora difficile scrivere di un David Bowie non più in vita, riascoltiamo Blackstar e realizziamo il valore artistico di quest'album, forse il suo migliore.
Un disco in cui traspare la consapevolezza di una fine vicina, ma che consideriamo eccellente independentemente dalla sua morte: la sensazione è che Bowie avrebbe potuto fare dischi per decine e decine di anni senza smettere di sorprenderci, ma è difficile immaginare un atto finale più bello e appropriato di questo.
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8. Niccolò Fabi - Una Somma di Piccole Cose
Terminata l'esperienza nel trio con Max Gazzè e Daniele Silvestri, Fabi è tornato con un nuovo album da solista a quattro anni di distanza da Ecco.
Un disco che affronta varie tematiche molto intime, tra sofferenza, amore e nostalgia, scritto e composto in solitaria, lontano da tutto e da tutti.
Nonostante si avvicini ai 50 anni, Niccolò Fabi dimostra di non aver superato il suo punto più alto, anzi con Una Somma di Piccole Cose raggiunge una nuova maturità musicale.
7. Bastille - Wild World
Nonostante l'odio di buona parte del mondo indie (quelli con la puzza sotto il naso) secondo noi i Bastille hanno trovato la loro strada e sono maturati nei tre anni seguenti a Bad Blood.
Wild World è un disco ricco, la cui onestà nella semplicità e nei toni dark con cui vengono descritte le più svariate emozione si riconferma il loro marchio di fabbrica. Ascoltandolo si nota come la musica rispecchi perfettamente i testi e le tematiche, prefiggendosi come fine ultimo quello di ricreare e far provare le emozioni e gli stati d’animo descritti all’ascoltatore. Un pop studiato alla perfezione, che con la sua facilità d’ascolto e la sua ricercatezza dei testi crea un binomio unico.
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6. Radiohead - A Moon Shaped Pool
"I Radiohead devono pubblicare un nuovo album", "I Radiohead stanno per tornare", "Ma quanto ci mettono i Radiohead a far uscire il primo singolo?". Inizio maggio: i Radiohead spariscono dal web. Pochi giorni più tardi zittiscono tutte le chiacchiere formatesi sui social con Burn the Witch e Daydreaming. Il solo assaggio del disco che sarebbe uscito in giugno, prometteva molto bene. Melodie oniriche e poetiche, la voce flebile di Thom Yorke sempre sospesa ad un filo. Poi l'uscita, l'ascolto in alcuni negozi selezionati, la protesta in Turchia. Di nuovo A Moon Shaped Pool torna a far parlare di sé più per ciò che succede attorno al disco che per il contenuto. Ora che la tempesta é passata, prendere l'album, ed ascoltatelo in silenzio dall'inizio alla fine. Fatevi trasportare. Sognate.
5. Jack Garratt - Phase
Una delle sorprese più belle del 2016 è stato senza dubbio Jack Garratt: certo il successo di Worry risale a un paio di anni prima, ma il disco è molto, molto di più.
Perle come Surprise Yourself, Breathe Life, Far Cry ci sono rimaste in testa per tutto l'anno, per non parlare di Weathered: pelle d'oca ad ogni ascolto.
Jack non è solo un bravo musicista ma pure un eccellente performer: live si destreggia da solo tra chitarra, tastiera, batteria, drum kit elettronico, e ovviamente voce.
Un debut solido che speriamo sia l'inizio di una prolifica carriera.
4. The Last Shadow Puppets - Everything You've Come to Expect
Un attesissimo ritorno, a otto anni dal debut (The Age of the Understatement) che aveva fatto innamorare tutti: Forse EYCTE non esalta per novità sonore, ma la qualità rimane comunque molto alta, e le canzoni scorrono molto piacevolmente, sia sul disco che live.
Alex e Miles sul palco sono due persone completamente diverse rispetto ad otto anni fa - un po' per il personaggio che si sono creati, un po' perché avere schiere di ragazze e ragazzine che urlano il tuo nome ogni sera non può non influire sul tuo carattere.
In questo sciagurato 2016, i Puppets hanno il pregio di averci regalato qualche risata (e molti facepalm) con i loro video, tanto che se il criterio di giudizio della classifica fosse "video più disagiati dell'anno", loro sarebbero primi senza nessuna discussione.
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3. Bon Iver - 22, A Million
Un album quasi difficile da credere, ma qualsiasi cosa si sia fumato Justin durante la produzione, ha funzionato: tra testi intrinsechi, numeri (ovunque) e simboli, il disco ha spiazzato tutti, in modo positivo.
Dopo i due Grammy nel 2012 e la lunga pausa, Vernon è tornato sulla scena prendendosi un grande rischio - abbandonando il folk acustico per fonderlo con l'elettronica. Un rischio che ha pagato: il risultato sono 34 minuti che ti immergono in uno stato di trance, tra gli effetti, i glitch intenzionali e la voce filtrata e trasformata.
Probabilmente la collaborazione con Kanye ha influito in questa ritrovata ecletticità, e Justin avrà anche perso qualche fan di vecchia data in the process, ma ne ha sicuramente guadagnati molti altri: ha vinto una scommessa non facile, e a patto che non finisca nello stesso tunnel di West, non possiamo che essere contenti per questa svolta.
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2. Blossoms - Blossoms
Ultimamente it's all about the 80s, e i Blossoms si sono inseriti perfettamente in questo ritorno in voga.
Ascoltando il loro debut Blossoms, ci si chiede se non siano sbarcati direttamente nel 2016 con la DeLorean, l’auto di “Ritorno al Futuro”: tastiere cristalline, la voce protagonista di Tom Ogden, la chitarra elettrica che emerge durante il ritornello, il basso trascinante. I Blossoms sono una sorta di Doppelganger di tutto ciò che di meglio ci potesse regalare il catchy pop dei Duran Duran e dei Culture Club.
Da Stockport (Manchester) al primo posto in classifica UK, la band ora avrà anche uno show da headliner - con un gruppo del calibro dei Coral a supportarli.
I ragazzi sono stati senza dubbio tra i protagonisti di questo 2016, e speriamo non abbiano nessuna intenzione di accontentarsi.
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1. Catfish and the Bottlemen - The Ride
Da quando hanno pubblicato il debut (The Balcony, 2014) i Catfish non si sono più fermati, diventando sempre più grandi tour dopo tour (facendo quasi sempre soldout).
La ricetta non è rivoluzionaria, certo, ma neanche quella degli Oasis lo era (senza volerli metterli a confronto, ovviamente)
I Catfish esistono dal 2007, e gli anni di gavetta nei piccoli locali hanno dato sicuramente il loro frutto: molte tracce, soprattutto in The Ride, sembrano scritte per essere suonate live, lo immaginavamo dopo il primo ascolto dell'album e lo abbiamo potuto constatare di persona ai loro concerti.
Non amatissimi dalla critica, secondo noi sono invece una delle migliori band indie degli ultimi 3-4 anni. Il grande test sarà il sempre difficile terzo album, per ora ci godiamo canzoni come Twice, 7 e Soundcheck che è impossibile non amare.
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Classifiche Individuali
Federica Di Gaetano (Leggi i suoi articoli)
- Passenger - Young as the morning, old as the sea
- Niccolò Fabi - Una somma di piccole cose
- Motta - La fine dei vent'anni
- Lady Gaga - Joanne
- Zen Circus - La terza guerra mondiale
- Jake Bugg - On My One
- Bon Iver - 22, A Million
- Sum 41 - 13 voices
- Regina Spektor - Remeber Us To Life
- Cosmo - L'ultima festa
Maria Vittoria (MV - Leggi i suoi articoli)
- Blossoms – Blossoms
- Bon Iver – 22, A Million
- Radiohead – A Moon Shaped Pool
- Catfish – The Ride
- I Cani – Aurora
- Two Door Cinema Club – Gameshow
- Kings of Leon – Walls
- Hinds – Leave Me Alone
- James Blake – The Color In Anything
- Metronomy – Summer 08
Sara (Arizona - Leggi i suoi articoli)
- Niccolò Fabi - Una Somma Di Piccole Cose
- Bastille - Wild World
- The 1975 - I Like It When You Sleep, for You Are So Beautiful yet So unaware of it
- Catfish and the Bottlemen - The Ride
- Tom Odell - Wrong Crowd
- Michael Kiwanuka - Love & Hate
- David Bowie - Blackstar
- Kings of Leon - WALLS
- Thegiornalisti - Completamente Sold Out
- Ex-Otago - Marassi
Anthea (NeevWilliams - Leggi i suoi articoli)
- Lady Gaga - Joanne
- Blossoms - Blossoms
- Catfish and the Bottlemen - The Ride
- The Last Shadow Puppets - Everything You've Come to Expect
- The 1975 - I Like It When You Sleep, for You Are So Beautiful yet So unaware of it
Alberto (Fort - Leggi i suoi articoli)
- Jack Garratt - Phase
- Catfish and the Bottlemen - The Ride
- DIIV - Is The Is Are
- Kings of Leon - WALLS
- Bon Iver - 22, A Million
- Hinds - Leave me alone
- Spring King - Tell Me If You Like To
- The 1975 - I Like It When You Sleep, for You Are So Beautiful yet So unaware of it
- Two Door Cinema Club - Gameshow
- TOY - Clear Shot
Phase è l'album per qualsiasi situazione: l'ho ascoltato prima di uscire il venerdì sera, la domenica mattina, mentre lavoravo e in palestra. Bravi i KoL che senza rivoluzionare niente hanno prodotto un album piacevolissimo. Menzione d'onore ai DIIV che sono nel mio cuore da sempre e anche se Is The Is Are non è Oshin ha comunque molte perle.
Carmen (juno - Leggi i suoi articoli)
- Catfish and the Bottlemen - The Ride
- The Last Shadow Puppets - Everything You've Come to Expect
- Courteeners - Mapping the Rendezvous
- Blossoms - Blossoms
- SIA - This Is Acting
- Slaves - Take Control
- Drowners - On Desire
- Bon Iver - 22, A Million
- The Kills - Ash&Ice
- The Naked and Famous - Simple Forms
Federica Ramondino (Leggi i suoi articoli)
- Kanye West - The Life Of Pablo
- Catfish and the Bottlemen - The Ride
- SIA - This Is Acting
Daniele (Conveezus - Leggi i suoi articoli)
- Kanye West - The Life Of Pablo
- Nicolas Jaar - Sirens
- Death Grips - Bottomless Pit
- Kamaiyah - A Good Night In The Ghetto
- The Avalanches – Wildflower
- Dälek - Asphalt For Eden
- Anhoni - Hopelessness
- Car Seat Headrest - Teens Of Denial
- Childish Gambino - Awaken, My Love!
- Bon Iver - 22, A Million
Nel 2015 è stato così facile stilare classifiche che persino l'Unità ci ha preso. Kendrick Lamar in cima e via. Quest'anno è davvero complicato convergere unanimemente, tralasciando album semi-postumi come Blackstar. Eppure, è comunque per affetto e sentimento umanitario che ho piazzato Kanye West al primo posto. Ha speso così tante forze in The Life Of Pablo che ha avuto un esaurimento ed è finito in ospedale. Overly dedicated.
Brunilda (BURN - Leggi i suoi articoli)
- The Last Shadow Puppets - Everything you've come to expect
- Catfish and the Bottlemen - The Ride
- I Cani - Aurora
- Blossoms - Blossoms
- The Naked and Famous - Simple Forms
- White lies - friends
- Bastille - Wild World
- Nick Cave and the Bad Seeds - Skeleton Tree
Alessia Nosari (Leggi i suoi articoli)
- Jack Garratt - Phase
- Bastille - Wild World
- Two Door Cinema Club - Gameshow
- Bon Iver - 22, A Million
- Catfish and the Bottlemen - The Ride
- Michael Kiwanuka - Love & Hate
- Lady Gaga - Joanne
- Frank Ocean - Blonde
- Glass Animals - How To Be a Human Being
- Kings of Leon - WALLS
Musicalmente parlando quest'anno è stato pieno di piacevoli sorprese e di scoperte significative. Per quanto mi riguarda, l'album che mi è piaciuto di più in assoluto è stato Phase di Jack Garratt: la produzione è spettacolare per essere un debut album, le canzoni sono qualitativamente eccezionali sia a livello di testi che per quanto riguarda la sperimentazione di influenze diverse. Inutile dire che, fin da subito, è diventato un album di riferimento per me.
Giulia (Leggi i suoi articoli)
- David Bowie - Blackstar
- Honne - Warm On A Cold Night
- I Cani - Aurora
- Slaves - Take Control
- Parquet Courts - Human Performance
- TLSP - Everything You've Come To Expect
- Justice - Woman
Gaia (Leggi i suoi articoli)
- Passenger - Young as the morning, old as the sea
- Placebo - A Place for Us to Dream
- Biffy Clyro - Ellipsis