Cosa succede quando le ricercate sonorità di Populous si legano con la melodica voce del giovane Vergo? Mescolando dadembow jamaicano e kuduro portoghese, nasce Demone, un brano che intrappola perfettamente la romantica e seducente voce di Vergo al sound oscuro e multiforme di Populous. Il risultato è un eccellente esperimento artistico che richiama al moderno pop italiano.
Populous, nome d'arte di Andrea Mangia, è indubbiamente uno dei producer più eclettici della scena elettronica italiana ed internazionale. La sua carriera musicale vive nella continua ambizione esplorativa di conoscere e sperimentare quante più sonorità possibili. Giuseppe Piscitello, in arte Vergo, prima di entrare a far parte del roster di Mika per l’edizione di X Factor 2020, di giorno era un portinaio e di notte faceva il producer. Adesso racconta il suo malinconico passato con i suoi 2.5 milioni di stream.
Vergo ha scritto Demone nel 2016 nella sua terra di origine, la Sicilia, il brano racconta la storia di una relazione demoniaca, dalla quale l’artista cerca di liberarsi. Il testo sembra essere un dialogo tra il mondo terreno e ultraterreno, con il quale Vergo deve necessariamente scontrarsi, per evadere dalla propria prigionia mentale. Le parole risuonano come un mantra nella testa senza fermarsi, trasportandoci in una dimensione quasi mistica. Demone è un giro al luna park tra sperimentazioni musicali e flussi di coscienza. Le sfumature dark e reggaeton di Populous e la voce affascinante di Vergo, sono il risultato è un sodalizio artistico vincente.
In occasione dell’uscita di Demone per FLUIDOSTUDIO, noi di Futura 1993 abbiamo fatto un paio di domande a Populous e Vergo.
Ciao Populous! Ciao Vergo! Come state? Demone è il singolo che vi ha visti collaborare, come è nata l’idea di lavorare insieme?
Populous: Era solo questione di tempo. Sono fan dal primo momento in cui Protopapa mi ha spedito la demo di “Bomba”!
Vergo: Ho sempre desiderato lavorare con Popy, ancor prima di trasferirmi a Milano. L’universo mi ha fatto attendere un po’ ma ne è valsa la pena.
Secondo voi quali sono i presupposti necessari per ottenere un buon sodalizio artistico?
Populous: Non credo esista una formula fissa o una legge, sono cose che accadono naturalmente. L’aspetto umano è comunque un fattore da non sottovalutare mai, specialmente quando si crea.
Vergo: Tendo sempre a voler conoscere il lato più umano dell’artista con cui collaboro. Che sia a distanza o in studio, mi piace confrontarmi sui temi più disparati. Molti brani nascono da sinergie umane, idee comuni, voglie e desideri. Una chiacchiera davanti ad un caffè spesso è l’inizio di processo creativo alla cui base c’è la condivisione.
Una domanda per Populous: da producer, come valuti i nuovi artisti emergenti con cui collaborare?
Populous: Forse non sono la persona più adatta a cui fare questa domanda perché sono più le volte che finisco per non produrre che quelle in cui poi concludo qualcosa. Non è cattiveria e non è snobberia, solo che non mi sento un musicista (mi considero da sempre un appassionato) e spesso confrontarmi in studio con altre persone mi mette a disagio. Ecco, una cosa di cui sono certo è che vorrei sempre collaborare con artisti che non mi facciano pesare che non possiedo una preparazione prettamente accademica.
Una domanda per Vergo: Cosa rappresenta per il tuo percorso artistico questa collaborazione?
Vergo: Lavorare con Populous è stato indiscutibilmente un traguardo personale e artistico molto significativo. Collaborare con uno degli artisti più eclettici della musica elettronica, producer di calibro internazionale, estremamente selettivo, è stato sicuramente un banco di prova. Sono cresciuto molto sia come artista che come individuo. Mi ha reso più sicuro di me, più consapevole e certamente più auto-critico alla ricerca del sound perfetto.
Quanto siete diversi l’uno dall’altro e in che modo è stato possibile sfruttare le vostre contaminazioni artistiche in modo reciproco?
Populous: Siamo diversi sicuramente perché mentre uno dei due è in palestra l’altro, cioè io, è a mangiare panzerotti fritti.
Vergo: È vero siamo diversi, ma è inutile dire quanto sia potente questo connubio. E comunque ai panzerotti fritti non ci rinuncio nemmeno io.
Chi o cosa sono per voi i Demoni?
Populous: La cosa davvero assurda di quando Giuseppe mi ha spedito la prima demo di Demone è che il testo sembrava parlasse davvero di una persona che ha tossicizzato la mia vita per più di qualche anno. Ma ero certo di non aver mai raccontato nulla a Giuseppe di questa storia. Ho pensato fosse tutto troppo assurdo.
Vergo: Demoni sono le energie negative impregnate di tossicità, ansie e paure che inconsapevolmente ci condizionano quando sono coinvolti i nostri sentimenti più puri. Quando ci sentiamo a pelle nuda e senza armature.
Il testo di Demone sembra una dichiarazione d’amore, ma allo stesso tempo di odio e rammarico verso qualcosa di indecifrabile da dover demonizzare ma da non poter ferire. Entrambi siete cresciuti al Sud, come me, quando ho ascoltato per la prima volta Demone ho immaginato un dialogo tra me e la mia Sicilia. Che tipo di rapporto avete voi con il posto con la vostra terra di origine?
Populous: Ho imparato ad amare la Puglia, alla fine è il posto in cui ho deciso di restare. Ne ho girati un po’ di posti ma alla fine qui sto bene. Mi piace anche che da fuori ormai sia percepito come un posto “cool”.
Vergo: Direi..un rapporto odi et amo. Il rapporto con la mia Sicilia non è stato dei più idilliaci, anzi..ma lo si voglia o no, i luoghi da dove veniamo e siamo cresciuti ci plasmano e contribuiscono a renderci unici a modo nostro. Sarebbe un crimine non amarla, è stata un’ottima palestra di vita. In questo momento sto camminando nel centro storico di Palermo con una arancina in mano.
Che sia un disco, un EP o un singolo l’artwork di copertina è un imprinting immediato. Potete spiegarci la scelta di questa cover e cosa rappresenta?
Populous: Credo che gli sketches che ha pubblicato Giuseppe su Ig siano abbastanza espliciti. LOL
Vergo: Ho realizzato un simbolo che potesse esplicitare il concetto di amore tossico, della trasformazione di un sentimento verso qualcosa di inaspettatamente cupo, claustrofobico, quasi logorante.
Dove vorreste ascoltare Demone?
Populous: Su Radio Maria.
Vergo: In una delle performance di Sasha Velour
Ci consigliereste due artisti da dover ascoltare?
Populous: A proposito di Sicilia direi proprio Pufuleti.
Vergo: l’amore mi’ Big Mama.
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