17 febbraio 2021

«Essere se stessi senza cedere alle pressioni sociali»: intervista a Ellie Davies (Goat Girl)

Abbandonato il lo-fi e i testi acerbi dell’adolescenza, le Goat Girl tornano con il nuovo lp On all Fours e dimostrano di essere maturate con un processo compositivo e una produzione musicale ponderati. Armate di sintetizzatore, di drum machine e di groove psichedelici, continuano la loro guerra contro i cambiamenti climatici e il maschilismo. Lo fanno cercando di dare una svolta alla loro carriera, pur restando fedeli alle loro origini post-punk. Le quattro guerriere non indietreggiano e proseguono la lotta. 

Abbiamo parlato di On all Fours con Ellie Rose “L.E.D.” Davies, chitarrista e seconda voce della band. 

Ellie, le Goat Girl vantano cinque anni di carriera. Qual è il ricordo più emozionante di questi anni trascorsi insieme?  

Mi ricordo che durante il periodo di lockdown avevo deciso di andare in Cornovaglia perché sentivo la necessità di isolarmi, in quanto ero fisicamente vulnerabile. La band è venuta a salutarmi e aveva un cartellone enorme, su cui c’era scritto «a presto, ci mancherai». Questo mi ha emozionata, ha riscaldato il mio piccolo cuore.  

Ora stai bene? 

Sto un pochino meglio. 

Hai qualche storia da raccontarmi sulla realizzazione del nuovo album? Magari riguardo alla registrazione o alle idee che ci sono dietro? 

Abbiamo registrato l’album nello studio di Dan Carey. Mi ricordo che abbiamo scritto le canzoni in molti posti diversi: un po’ nello studio stesso, alcune in una fattoria in cui siamo rimaste per una settimana e altre le abbiamo scritte nel garage di mia madre. 

Com’è stato lavorare con Dan Carey? 

Lavorare con Dan è stato veramente stupendo. Abbiamo deciso di voler lavorare con lui senza nemmeno parlarne fra noi, lo sapevamo e basta. È stata veramente una bella esperienza. 

Cosa avete imparato da lui? 

Non so esattamente cosa abbiamo imparato, ma so che Dan è una persona stimolante. La sua tecnica di registrazione è molto buona. Per esempio, cerca sempre di non registrare più di tre tracce della stessa canzone in una volta. Proprio per questo motivo non ti annoi mai, non ti stressi e non provi angoscia in generale. 

Nell’album Goat Girl tutte le canzoni sono come un flusso, cioè ogni traccia segue l’andamento della successiva. Tuttavia, in On All Fours tutte le canzoni sono differenti e separate. Qual è il motivo di questa scelta? 

Perché volevamo soltanto cambiare.  

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Quale delle canzoni del nuovo album vi ha dato più filo da torcere durante la scrittura e la registrazione e perché? 

La canzone più difficile da scrivere è stata sicuramente Once Again, questo perché è stata realizzata a più mani. Ciò ha significato cambiare le parole al testo molte volte e anche il titolo: lo avremmo cambiato quattro o cinque volte. Per cui sì, la canzone più difficile è stata quella. 

La mia canzone preferita è Pest. Puoi dirmi di più al riguardo? 

Pest è una delle canzoni di Clottie , l’ha scritta da sola e l’ha portata alla band. Ci ha fatto ascoltare la demo e da lì abbiamo lavorato sulla traccia per creare la canzone che poi è diventata». 

On All Fours è stato registrato nel 2019. Da allora, avete avuto dei momenti per lavorare a del nuovo materiale?  

«No, sinceramente non abbiamo avuto molto tempo per lavorare insieme su nuove tracce. Tutti noi, in ogni caso, lo abbiamo fatto individualmente. Ogni componente della band ha un set per registrare a casa. Sicuramente, la prossima volta che ci ritroveremo insieme nella stessa stanza, avremo molto lavoro da fare». 

Quali artisti avete ascoltato durante la registrazione? 

Crumb, Mica Levy, Frank Ocean, KOKOKO, Little Simz. 

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So che l’ambiente è un tema molto importante nelle vostre canzoni. Aderite ad associazioni ambientaliste? Avete mai partecipato a una manifestazione come Fridays for future?  

No, ma sembra carino. Attualmente faccio la volontaria in un orto comunitario. 

Pensi che il Covid-19 abbia peggiorato le condizioni climatiche? 

No, penso che il Covid abbia migliorato le condizioni climatiche perché, essendo tutti a casa, abbiamo avuto poche possibilità di spostarci in macchina. E le persone sicuramente stanno consumando di meno perché i negozi sono chiusi. Penso che faccia bene, alle persone, realizzare che non è necessario comprare ogni singola cosa ogni giorno. Non ne hanno bisogno. 

E il rapporto fra le persone? 

. La nostra generazione era già abbastanza isolata per via della tecnologia, soprattutto dei telefoni, anche prima del Covid. Con la pandemia, la situazione è solo che peggiorata: le persone si sentono giustificate a stare al computer o al telefono tutto il tempo, proprio perché hanno la scusa di non potersi vedere nella vita reale. Per cui sì, penso proprio che tutto questo stia peggiorando la situazione di solitudine e isolamento.  

So che Lottie ha partecipato alla campagna pro-choice di Shado Mag, puoi dirmi di più? Quali sono le vostre posizioni al riguardo? 

Noi siamo semplicemente pro-choice. Crediamo che tutte le persone debbano fare ciò che vogliono con il loro corpo. Se è il tuo corpo, sei libero di scegliere e fare ciò che vuoi. 

Secondo te, qual è il modo migliore per combattere il patriarcato?  

Essere te stesso e non cedere alle pressioni della società, almeno che tu non ne abbia voglia. 

Trascrizione di Gaia Bandiziol, traduzione di Matilde Gravili e Silvia Rizzetto.