04 luglio 2023

Acieloaperto '23 al via: intervista al direttore artistico Piero Mantengoli

Ci siamo, oggi comincia ufficialmente acieloaperto. Arrivato alla sua undicesima edizione, anche quest'anno il festival si svolgerà nelle tre meravigliose location storiche di Rocca Malatestiana, Villa Torlonia e Parco Fluviale di Santa Sofia. E la lineup? Clamorosa come sempre con Tamino, Wilco, Verdena, Fat Freddy's Drop, Baustelle e molti altri. Per l'occasione abbiamo fatto due chiacchiere con il direttore artistico del festival Piero Mantengoli, che ci ha raccontato un po' di cose interessanti.

Acieloaperto 2023 lineupSiete arrivati all'11esima edizione: qual è il bilancio dopo più di una decade di festival?

Il bilancio di questi primi dieci anni è sicuramente positivo, arrivare all'undicesima edizione è stata una corsa ad ostacoli da superare che piano piano ci hanno fatto trovare il nostro equilibrio. Devo ammettere di essere molto orgoglioso delle lineup tirate su in questi anni.

Anche quest'anno avete un sacco di nomi fighi: Tamino, Verdena, Wilco, Fat Freddy’s Drop... Fra questi c'è stato un primo nome da cui poi hai costruito il resto della lineup?

Alcuni dei nomi di questa edizione li sognavamo da tempo ed è veramente un onore poterli proporre in questa edizione. Quello che posso dire è che i primi ad essere confermati per questa edizione sono stati i Fat Freddy’s Drop che aspettavamo da tempo ad acieloaperto, i secondi a confermare sono stati i Baustelle più o meno a pari merito con Wilco.

Quanto incidono le vostre bellissime location sulla scelta del cartellone?

Secondo noi  molto, è fondamentale dare importanza ai dettagli e punti di forza delle location, ad acieloaperto noi abbiamo puntato molto su questo aspetto; ci piace fantasticare quando pensiamo alla lineup  immaginando un determinato artista in quale delle nostre location può inserirsi meglio.

Siete un festival che è molto attento ad essere ecosostenibile. Il pubblico collabora? A volte si vuole "scaricare" tutta la responsabilità sull’organizzatore, quando poi magari c'è parte del pubblico che magari se ne frega della raccolta differenziata...

Io credo che i festival siano tenuti a disporsi in prima fila in questo ambito; quello che posso dire che anche il pubblico mi è parso molto più attento ed è più sensibile a questa tematica.

Fra i tanti, quel è il ricordo più bello che hai di acieloaperto?

Tra i tanti ricordi, a livello emotivo credo che il ricordo piu longevo sia quello in cui abbiamo deciso di realizzare la prima edizione di acieloaperto immaginando e fantasticando su Cesena e la rocca Malatestiana come nostro punto di partenza, da cui poi non ci siamo più staccati fino ad arrivare all'undicesima edizione. Gli altri ricordi sono troppi, potrei stare a parlarne per ore e ore.

Come vedi lo sviluppo dei festival in Italia? Quali sono per i punti di forza e di debolezza che abbiamo nei confronti del resto che viene proposto in Europa?

I festival in Italia vivono troppo spesso sospesi su un filo sottile in cui è troppo facile perdere equilibrio e cadere. Quello che mi sento di dire è che è importante per i festival riuscire a fare rete con altre realtà con cui si condividono temi e ideali comuni: noi condividiamo assieme a Ferrrara Sotto Le Stelle ed Arti Vive di Soliera la rete Solido che da un progetto di rete si è sviluppato fino a strutturarsi in un festival invernale in cui portiamo avanti i nostri ideali e tematiche che secondo noi non possono mancare nei festival di oggi. I punti di forza dell’Italia possono essere la bellezza dei posti e la nostra ospitalità. Sono cose che possono sembrare banali, ma sono reali.

Cosa ti aspetti da questa edizione? E quali sono le nuove sfide all’orizzonte?

Mi aspetto che il pubblico possa trascorrere una bella esperienza dimenticando per qualche ora le preoccupazioni una volta entrato nelle location della nostra rassegna. Sfide? Ogni anno affrontiamo una nuova sfida ed è vietato sedersi. Il mondo della musica e dei festival ogni anno per un motivo o per l'altro deve mettersi alla prova affrontando nuove difficoltà e tanti imprevisti, proprio per questo il claim di quest'anno della nuova edizione è Level Eleven. Abbiamo immaginato questa edizione come un arcade game, l'ennesima sfida per passare al livello successivo, ci vuole dedizione e costanza, ma non bisogna mai prendersi troppo sul serio.

Acielo aperto stage pubblico
Ph. Roberta Paolucci