Dallo scorso 8 marzo il lockdown ha portato molte novità, tra le quali il fenomeno delle dirette streaming su Instagram e Facebook. Sebbene il fenomeno fosse già presente nelle nostre vite, durante questi mesi di isolamento è diventato una realtà quotidiana. Per alcuni è stato un momento di svago e per altri la salvaguardia dalla fine di tutto il catalogo di Netflix. Per altri ancora, invece, è stato davvero insopportabile venire bombardati da notifiche come "@tizio ha iniziato un video in diretta. Guardalo prima che finisca!".
Uno degli usi più positivi dei canali streaming è stato senza dubbio la grandissima offerta di corsi, webinar e talks che si sono svolti durante il lockdown e che hanno riempito le nostre agende. In particolare, abbiamo assistito ai webinar di Step up - Un'idea di Festival, iniziativa organizzata dal Ferrara Sotto Le Stelle per condividere esperienze e temi legati all'organizzazione dei festival musicali durante il periodo Covid. Dai concerti in streaming all'idea di un modello nuovo di festival, i cinque e-incontri avvenuti tramite diretta su Facebook hanno fatto luce su tante tematiche importanti, creando un senso di comunità tra gli addetti ai lavori durante questo periodo difficile.
Dal canto nostro ci concentreremo quindi su quelli che sono stati i concerti in streaming. Il lockdown ha costretto sia noi che gli artisti a rimanere in casa e a rinviare i propri show, dando sfogo alla propria fantasia. Abbiamo visto artisti fare una diversa diretta al giorno: c'è chi si è messo in gioco nel salotto di casa (e ha messo alla prova anche il WiFi), mentre altri si sono affidati ad organizzazioni ed enti per programmare i propri eventi. I festival estivi hanno così trovato un metodo alternativo per riempire le nostre giornate di lockdown con musica e concerti.
Veri e propri concerti...in streaming: nasce DICE TV
Concerti in streaming: sì o no?
Questa è stata decisamente una delle domande più scottanti di questo periodo, tant'è che Step up - Un'idea di Festival ha dedicato un'intera puntata all'argomento invitando Tommaso Deserti, Country Manager di DICE TV Italia.
Dal 2014, DICE ha cambiato l'esperienza dei fan nell'acquistare e vivere i concerti, creando una piattaforma su misura dell'utente per comprare i biglietti e combattere il secondary ticketing. Nel 2019, DICE è finalmente arrivata in Italia e noi ve ne abbiamo parlato qui. L'ultima chicca di quest'anno è stata introdurre un nuovo modo per gli spettatori di godersi i concerti nonostante non ci fosse la possibilità di farlo dal vivo. È nato così il format DICE TV che per la prima volta il 30 maggio ha dato l'occasione ad un italiano di suonare in livestream con tanto di biglietto - soli 5 € - e fan pagante. Venerus per l’occasione si è esibito in diretta dal Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci per l'ultima giornata della Milano Digital Week. Ed è stato veramente fantastico!
Ma allora, da dove nasce il conflitto concerto in streaming sì/concerto in streaming no?
Probabilmente dalla paura che lo streaming vada a sostituire completamente l'esperienza del live. Il concetto di concerto dal vivo come lo conoscevamo prima sarà un'idea molto lontana ancora per un bel po' di tempo. Limitazioni di metri di distanza, mascherina, misure straordinarie per bar e bagni pubblici...dovremo aspettare per vedere un concerto pressoché nella totale normalità. Questo non significa che la tecnologia prenderà il sopravvento ed eliminerà l'esperienza della prima fila al concerto del proprio artista preferito. Più che altro, si parla di un sistema che consenta a chi non ha potuto partecipare dal vivo di godersi comunque un concerto come forma di intrattenimento.
Una soluzione per un futuro dei concerti che unisca invece che dividere c'è e ce la racconta Tommaso di DICE TV.
Ai diffidenti dei concerti in streaming cosa diresti per convincerli che questa è la strada giusta da percorrere in un momento come questo?
Fino ad una settimana fa lo streaming era l'unico modo per fruire contenuti artistici. Abbiamo sempre considerato lo streaming come uno strumento che ci potesse traghettare durante questo momento storico consentendoci di essere lontani ma vicini. Ora che possiamo tornare ad uscire ci offre la possibilità di amplificare le capacità, consentendo a chi non potrà mettere la mani sui pochi biglietti a disposizione di "partecipare" all'evento.
Dal 15 giugno sono consentiti eventi live con capacità ridotte. Come vengono pensati e progettati gli eventi? Come possono gli artisti e i loro team entrare in contatto con voi?
Al momento c'è tantissima attenzione alle capacità, ogni organizzatore sta cercando di utilizzare al meglio gli spazi in modo da ottimizzare il numero di persone che possono far entrare, chiaramente in sicurezza. Stiamo ragionando insieme a loro il modo più efficiente per ottimizzare la capacità garantendo l'esperienza ottimale per i fan. Una cosa sicuramente che stiamo notando è la rapidità con cui i biglietti vengono venduti, denota un desiderio molto forte del fan di tornare ad uscire. Per mettersi in contatto possono scrivere a me [email protected]
Durante il webinar del Ferrara Sotto Le Stelle parlavi dell'obiettivo di DICE di proporre eventi esclusivi, concerti che vanno ben oltre all'idea di live con l'artista che suona sul divano di casa.
In un'ottica in cui sempre più concerti verranno presentati in modalità esclusiva su DICE TV, pensi si vedrà un differenza tra gli artisti e i loro team che sanno uscire dagli schemi e chi invece è un po’ più tradizionale?
Assolutamente. La scorsa settimana la band BTS ha fatto $18M di incasso con 750 mila fan collegati in streaming. Comprendo assolutamente il clima di incertezza ma sono anche convinto che abbiamo davanti un'opportunità unica per creare nuovi modelli di business e che non sia questo il momento di essere conservatori ma di creare insieme. I dati ci dicono che i fan sono pronti a rispondere in massa per il contenuto giusto.
Come questa nuova esperienza di virtual music influenzerà la musica dal vivo del futuro post-Covid? Esistono sia dei pro che dei contro?
Il contro è che è un modello nuovo le cui dinamiche sono da definire. Il pro è che è un modello nuovo le cui dinamiche verranno definite da chi decide di entrarci per primo. Noi ci siamo dentro con entrambi i piedi e siamo pronti a creare il futuro assieme a chi, come noi, ci crede.
Sappiamo che questo nuovo modo di "vivere" i concerti non andrà mai a sopperire la nostra voglia di sudare in mezzo ad altre diverse migliaia di persone, ballare e pogare tutti appiccicati. Questa sarà una nuova metodologia per potersi godere il nostro artista preferito che volevamo tanto sentire in quella venue pazzesca, ma che in un paio di minuti ha fatto sold out - sold out ancora più veloci data la capienza massima di 200 persone nei luoghi chiusi mentre un massimo di mille per i concerti all'aperto secondo le ultime ordinanze. Questa nuova tipologia di concerti, che piaccia o meno, darà l'occasione di assistere a show più unici che rari - vedi lo stesso Venerus all'interno di un Museo - e carichi di un'atmosfera intima nonostante si sia in migliaia ad essere collegati allo stesso stream.
Altri modi per fare un concerto: Minecraft, Fortnite e drive-in
E' inevitabile: il modello di concerto sta assumendo nuove forme per stare al passo con i tempi. Durante il lockdown ne abbiamo viste di ogni, ma alcune idee super weird sono spiccate rispetto ad altre.
Il 24 aprile quei pazzi dei 100 gecs infatti hanno organizzato un vero proprio festival su Minecraft. Citando il nostro Fort e la sua newsletter "aggiungiamolo all'elenco di frasi che mai avrei pensato di scrivere". Loro e Charlie XCX sono stati gli headliners insieme ad un’altra dozzina di artisti tra i quali Kero Kero Bonito, Benny Blanco, Dorian Electra. Il tutto in una venue del tutto insolita, ovvero in diretta su Minecraft. L'evento poteva essere seguito durante tutte le quattro - QUATTRO - ore di stream nel canale YouTube dei 100 gecs.
A questo tipologia di evento si aggiunge anche Travis Scott che non è voluto essere da meno. Come allora fece il DJ Marshmello, così anche il rapper ha presentato il suo nuovo singolo Astronomical sulla piattaforma di Fortnite. Un evento organizzato a turni prenotabili in due giorni scanditi con il risultato finale di 12 milioni di persone sintonizzate per quest'anteprima fuori dall'ordinario. C'è chi la definisce come il futuro della "virtual music", ovvero la prossima futura musica dal vivo. E noi che stiamo qui a parlare di come le dirette Instagram siano la nuova frontiera della musica live. Pff…
Ma c’è anche la nuova frontiera dei concerti drive-in. Già in Danimarca, poi a Berlino e in Australia si sono testati questi nuovi modi di vivere la musica insieme. Ovvio, per l'artista non sarà semplice entrare in empatia e godersi i suoi fans sotto forma di un'immensa distesa di lamiera. Ma per ora cerchiamo di vedere solamente il lato positivo di tutte queste nuove e belle iniziative che ci portano a ritrovare la musica "live".
Articolo scritto a due mani da Chiara Bustreo e Alessia Nosari.